venerdì 9 luglio 2010

Le nuove scuse dell' Ass. Vassallo per non rispondere alle domande



Di rispondere alle domande che gli ho rivolto dopo l'articolo apparso su La Sicilia del 05.07.2010 Ed. CALTANISSETTA L'Assessore Vassallo (Pd) proprio non ne vuole sapere!

Dopo avermi aggredito dandomi della "prima donna" a caccia di notorietà e del Riesino non votante, ora ci prova dicendo che faccio allusioni di stampo MAFIOSO.

Buon divertimento!

(dal Topic S.o.S Desusino da me aperto nel 2008)

9 luglio 2010

Ass. Vassallo

spero che il saluto del "baciamo le mani" sia una battuta spiritosa, altrimenti potrebbe assumere un significato mafioso che non farei passare neanche per scherzo. La invito a togliere il baciamano, se vuole che io risponda a tutte le domande da lei formulate. Ritorno a salutare come sempre anche per quelli che non mi conoscono, un fraterno abbraccio da Gino Vassallo


Enzo Napolitano

E' proprio vero che tra PD e PDL non c'è differenza!
Lei si aggrappa a qualunque scusa pur di non rispondere a tre domande semplici semplici.
Usa un modo antico e di stampo Berlusconiano:
Aggredisce chi le fa delle domande, lo insulta gratuitamente cercando di screditarlo e non risponde alle domande scomode...
mi ricorda Berlusconi quando disse alla Rosi Bindi "lei è più bella che intelligente".

Il "baciamo le mani" e un saluto scherzoso che ho inserito e che appare automaticamente ogni volta che scrivo su ButeraWeb...a chiunque!
E' così da quando ho fondato il Topic "S.o.S Desusino" nel 2008 ma evidentemente non lo ha mai seguito perché si interessa alla contrada solo quando c'è da "rubare" un po' di visibilità.

Se vogliamo parlare di riferimento "mafiosi" le debbo a sto punto ricordare che lo è molto di più usare i confini territoriali e dire lei è di Riesi non si intrometta qui è "cosa nostra" e lo è anche usare degli pseudonimi per poter parlare anonimamente come è di usanza in tutto questo Forum...a me sembra un modo Omertoso "nenti sacciu e nenti vitti"...che per alcuni comprendo perché poi mi scrivono in privato "sono tizio, non mi posso esporre perché se no poi mi fanno guai a lavoro" per Lei Sig. "Omero" alias "Ass. Vassallo" un po' meno.

La prima rivoluzione se ci tiene a cambiare le cose (anche se ho l'impressione che a lei da sistemato politico stanno più che bene così) deve ESSERE CULTURALE!

Il fraterno abbraccio non è gradito perché mai darei la confidenza a uno che insulta chi non conosce di toccarmi

e quindi da persona sincera ed onesta insisto con

Cordiali Saluti


Bacio le mani a tutti

Don Enzo Napolitano

mercoledì 7 luglio 2010

La mia Replica alla risposta dell'Ass. Vassallo



Se le cose si facessero con le parole, sono certo che il Desusino sarebbe una riserva naturale incontaminata, peccato però che la realtà racconti inconfutabilmente la verità e lo stato attuale della costa Buterese narri l'efficacia del lavoro svolto dalla sua e dalle precedenti amministrazioni.

Non siete abituati a sentirvi dire in faccia le cose, perché vivete in una realtà dove i politici vengono osannati o temuti, dove un voto può restituire un favore, dove non scontrarsi evita spiacevoli conseguenze.

"Prima donna" e "rissoso" sono aggettivi che sono stati usati nei miei confronti diverse volte, quindi sappia che pecca di originalità, come non originale è non rispondere alle domande.
In questo il Primo Cittadino detiene un record ormai inespugnabile.
Sappia che se essere "prime donne" e "rissosi" mi distingue da lei e dai suoi fedeli seguaci, risulta essere un complimento e lo scopo di offendermi resta vano.
Non risulta originale neanche quando scende nel privato e perde tempo nell'informarsi sulle mie origini, anche in questo caso il Sindaco l'ha preceduta e sconfinando dai suoi doveri, ha indagato sui miei pagamenti ICI e Tarsu sperando di potermi delegittimare e come lei pur di non confrontarsi sposta il discorso.

Sì, sono di Riesi quindi?
Se questo le fa credere di avere la possibilità di fuggire dai sui doveri si sbaglia.
Se vuole le dico anche che sono nato in Piemonte come il suo amico Casisi ma pago le tasse al suo Comune per la mia proprietà e quindi mi deve rispetto lo stesso, non fosse altro perché grazie anche a questo riceve un indennizzo.
Cerchi di tener presente quindi che lei non deve dar conto solo ai suoi elettori ma a tutti coloro che contribuiscono alle casse comunali.

Non vedo come ci possa essere un confronto costruttivo senza comunicazione da entrambe le parti; malgrado gli elogi al buon Michele Termine (con cui collaboro da qualche anno per la mia presuntuosa battaglia per trasformare il Desusino in un luogo sicuro e civile), non ha capito lo scopo del Sit-in, dovrete stare ad ascoltarci e non sarà un palco per comizi.
Michele è di Butera quindi è gradito, va rispettato e ringraziato, io sono di Torino-Riesi e quindi sgradito (la verità è che sono scomodo) ma dovrebbe sapere che il Sit-in è stato sviluppato insieme e la data è stata decisa (e per questo lo ringrazio particolarmente) in modo che io potessi liberarmi da lavoro ed essere presente.
Le ricordo che il "Popolo del Desusino", se lo avesse dimenticato, è formato principalmente da persone che risiedono altrove e che sono di Butera come di Riesi, Gela, Mazzarino, Licata, Caltanissetta etc... e che quindi non è formato solo da suoi elettori ma persone verso le quali, lei e il resto dell'amministrazione, avete dei doveri imprescindibili dovete rispettarli senza discriminazione.
Spero di aver reso evidente quanto la sua risposta usa una mentalità giurassica, se fosse davvero umile come scrive si dovrebbe scusare con tutte queste persone (alle quali non mancherò di far sapere qual'è la logica con cui vuole affrontare la situazione) per l'arroganza usata.

Detto questo, le chiedo di essere cortese e di rispondere alle domande che le ho rivolto.

Credo che sia nell'interesse (e nel diritto) di tutti (buteresi e non, votanti e non) sapere se sulla spiaggia vige un divieto di balneazione e se ci sono pericoli, quindi metta da parte l'antipatia che prova nei miei confronti e risponda seriamente anziché fare del campanilismo obsoleto.

Le allego nuovamente le domande che le sue dichiarazioni mi hanno fatto sorgere, sperando che questa volta mi voglia onorare con delle risposte attinenti:

1- Non crede che togliere macerie e cassonetti dalla spiaggia sia semplicemente un gesto civile e un dovere Comunale?

2- Quali sono gli interventi messi in atto e soprattutto come avete restituito dignità ad una spiaggia che il Sindaco ha interdetto poiché PERICOLOSA?

3- Perché malgrado l'ordinanza non sono stati messi i dovuti cartelli che dovrebbero garantire l'incolumità che il Sindaco vuole garantirci?

Non uso saluti ipocriti come "fraterni abbracci" in quanto persona onesta e sincera

ma la saluto cordialmente

La prima donna rissosa

Enzo Napolitano

Risposta dell'Assessore Vassallo alla mia Lettera


I soggetti che assegnano compiti, individuano competenze,danno pagelle,scrivono alla lavagna i buoni e i cattivi e si sentono autorizzati ad entrare a gamba tesa per una iniziativa che tende a difendere la prima genitura,tanto da spingersi a escludere la partecipazione dell’amministrazione perché preoccupato che possa venire meno lo scopo di protagonismo e basta, si chiamano al mio paese “PRIME DONNE”.La polemica attorno ad un problema deve essere l’elemento che mette a confronto idee, punti di vista,modelli di analisi e d’ intervento che però devono trovare applicazione alla fine del confronto nella serenità, senza rimanere innamorati delle proprie posizioni se si vuole il bene della collettività. Altra cosa può significare l’atteggiamento e il comportamento rissoso dimostrato dall’amico riesino Sig.Napolitano . E’ mia abitudine il confronto quotidiano, sapendo riconoscere i miei limiti di persona normale, con una grande capacità di ascolto senza la presunzione di essere primo della classe, riconoscendo quando c’è da riconoscere ma respingendo energicamente quando per partito preso si vuole gratuitamente denigrare questa amministrazione . La mia partecipazione, anche se non gradita, ci sarà perché forte del mandato assegnatomi dai cittadini che mi hanno eletto per svolgere una funzione che non sarà il Sig.Napolitano a far venire meno. Questo possa diventare un momento di serio confronto per risolvere il problema della nostra costa , bene della collettività amministrata. Ringrazio anticipatamente l’amico Michele Termine per la sua iniziativa fortemente da me condivisa come strumento nobile e non come momento di passerella o di speculazione da lui temuta: non è nostro costume.
Un fraterno abbraccio, Gino Vassallo.

lunedì 5 luglio 2010

Il Sit-in del movimento spontaneo del Desusino fa gola alla Politica locale.

Al Sit-in del 13 Luglio sono benvenute le forze politiche di qualunque schieramento, ma non devono strumentalizzare l'evento!
Dovrà essere l'incontro del "popolo del Desusino" per informarci sullo stato dei fatti e per confrontarci sulle possibili soluzioni.

Dovrà essere APOLITICO
.

Cosa ha fatto la politica per il Desusino è evidente ed è sotto gli occhi di tutti, il Sit-in dovrà servire per dire alla politica come si dovrà comportare per rimediare.

L'artico apparso ieri su La Sicilia, invece, dimostra come l'Amministrazione stia spolverando il tappeto per fare una bella passerella per farsi propaganda.

Questo mi ha spinto a scrivere all'Assessore Territorio e Ambiente Luigi Vassallo,
voglio chiarire le dichiarazioni da esso fatte alla stampa.

Egregio Signor Vassallo, mi occupo da qualche anno delle sorti della povera contrada Desusino soprattutto attraverso il Blog http://desusino.blogspot.com.
Le scrivo per avere chiarimenti riguardo l'articolo pubblicato su "La Sicilia"il 5 lugio 2010 sul Sit-in del 13 Luglio, perché in alcuni punti appare contraddittorio e poco onesto.

Dopo la descrizione dell'evento, si legge che:


"... proprio di recente, lo stesso sindaco Luigi Casisi, tramite una propria ordinanza, ha provveduto a porre il divieto di balneazione in alcune zone che si trovano nella costiera di Desusino. Un provvedimento assunto a tutela della pubblica e della privata incolumità...".


Leggendo quella che dovrebbe essere un'ordinanza ma che sul sito del Comune appare solo come un file.rts si apprende che le "alcune zone" sono in realtà gran parte della costa e cioè:


1. E’ ISTITUITO DIVIETO di balneazione per pericoli di crolli e frane nelle aree di cui appresso: a) tratto di costa sottostante il piazzale a mare di c/da Disusino; b) tratto di costa compresa tra il Castello di Falconara e l’altopiano di Poggio Lungo;
c) tratto di costa adiacente il complesso roccioso denominato “Due Rocche;

d) tratto di costa in località Faino in corrispondenza del complesso turistico “Lido Zarbo”;
Le pongo quindi i primi quesiti.

Lei dichiara:
«questa amministrazione ha le carte in regola; abbiamo pulito la spiaggia, abbiamo anche messo in atto interventi che hanno restituito un minimo di dignità alle nostre spiagge, per cui saremo presenti per questo sit in»


Non le sembra contraddittorio parlare di pulizia della spiaggia quando sulla spiaggia vige un "divieto di balneazione" ordinato invocando l'art. 38 della 142/90?


e ancora:

quali sono gli interventi e in che modo avete restituito dignità alla spiaggia se questa risulta inagibile?


Provo ad essere più chiaro.
Il 2° comma della suddetta legge dice:
Il sindaco, quale ufficiale del governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità e igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini; per l'esecuzione dei relativi ordini può richiedere al prefetto, ove occorra, l'assistenza della forza pubblica.

Quindi se il problema fosse "igiene e sanità" mi pare incoerente elogiare la decisione del Sindaco e decantare l'opera di pulizia nello stesso articolo, in quanto se la seconda fosse risultata efficace l'ordinanza stessa non avrebbe senso di esistere, se invece il divieto nasce da un atto di responsabilità da parte del Primo Cittadino per la nostra incolumità, aver tolto soltanto 5 settimane fa macerie e cassonetti abbandonati in quel che resta della spiaggia, appare come un gesto inutile (o utile solo a nascondere l'inerzia dell'amministrazione nei confronti del Desusino) e quindi non capisco perché elogiarsi per un azione che dovrebbe derivare da semplice civiltà e dovere Comunale.


Il lato oscuro dell'eroico provvedimento del Sindaco Casisi è che non se ne sa niente
.


Malgrado nell'ordinanza viene riportato quanto segue:
"al fine di segnalare i cennati pericoli ai fruitori delle spiagge occorre necessariamente procedere al posizionamento di cartelli monitori uniformandosi a quanto riportato nella precitata nota della Capitaneria (nota di prot. N° 01.02.04/6048 del 12.05.2010 della Capitaneria di Porto di Gela, con la quale segnala pericoli di dissesto e degrado sul litorale nisseno)"

nessuno mi ha ancora confermato che i cartelli siano stati messi ma ciò che so di certo è che la gente ha cominciato a frequentare quotidianamente il posto, anche perché, per chi non se ne fosse accorto l'estate è già cominciata.

Nel punto 2 e 3 della suddetta ordinanza si recita:

2. DISPORRE che gli uffici competenti diano esecuzione alla presente ordinanza e provvedano alle dovute variazioni della programmazione.
3. DARE mandato al Responsabile del procedimento di disporre il dovuto atto deliberativo nei termini previsti dalla vigente normativa.


Dato che il Sig. Casisi si astiene dal rispondermi, chiedo a lei se questi sono stati rispettati...

...insomma l'ordinanza è esecutiva oppure no?


Infine mi appello alla Sua delega di Rapporti con le Istituzioni oltre a quella di Territorio e Ambiente per chiarire un altro punto dell'articolo.


Il Sindaco Casisi con noi cittadini ha fatto più volte riferimento a diverse richieste di finanziamento chiesti per il Desusino, ma sulla stampa si parla sempre e solo di una "promessa" della Protezione Civile.


Le riporto un elenco delle cose da esso dichiarate:

10 febbraio 2009


"...ho avuto verbalmente una promessa di finanziamento dalla protezione civile di circa 100.000 euro relativo al ripristino del piazzale".


13 aprile 2010


"...abbiamo presentato all'assessorato territorio ambiente il nuovo PAI (piano assetto idrogeologico) del nostro mare e che siamo in ansia di poter vedere uscire i primi bandi che ci permetteranno di frenare questa erosione
Dimenticavo.....in relazione sui risarcimenti danni per lo stato di calamità naturale,il governo nazionale e regionale ha dato priorità al terremoto di abbruzzo ed alle frane del messinese..."

7 maggio 2010

"Abbiamo presentato il nuovo PAI (piano assetto idrogeologico) inserendo il mare e le nostre pendici. I bandi dei fondi europei 2007-2013 QUELLO RELATIVO ALLE COSTE SICILIANE stanno per uscire, la nostra costa è stata classificata R4 P1,CHE SIGNIFICA AD ALTO RISCHIO DI EROSIONE E PRIORITA' 1^ . E' il mio sogno poter fare un intervento serio a mare principalmente a Desusino".


11 maggio 2010


"Per quanto concerne il mare a mesi uscirà un primo bando,sperando che non ci chiedano un progetto esecutivo per il rispetto del patto di stabilità, in quanto siamo in possesso di preliminari presentati all'inizio del 2009 con il nuovo PAI. Fortunatamente rientriamo nella tipologia ad elevato rischio erosivo come priorità 1, quindi per i punteggi che accreditano sarebbe finaziato anche un preliminare".


16 Maggio 2010


"ho chiesto l'incontro con l'assessore al territorio ambiente On.Giovanni Di Mauro, sperando mercoledì possa incontrarlo per constatare ed avere la certezza delll'uscita dei bandi relativi al ripristino delle coste. Noi abbiamo previsto,come si evince nel piano triennale dell'opere pubbliche due preliminari così distinti:


1°fenomeni erosivi delle coste ripascimento delle spiagge del litorale buterese
, prevediamo di poter partecipare al bando quest'anno,considerato che l'importo previsto è di 17.095.210,00 di euro,presenteremo progetti a stralci;


2°salvaguardia ripristino e consolidamento delle coste delle spiagge oggetto di erosione
, quindi salvaguardia delle coste e miglioramento fruizione turistica, questo si prevede la partecipazione nel 2011, considerato che il costo previsto è di 10.329.138,00,anche qui presenteremo progetti a stralci.
perchè a stralci? sono somme elevatissime, possono non essere finanziate, ma la nostra priorità sarà data al piazzale Desusino.

Rientra nel nostro programma, anzi sarei preso di enorme soddisfazione se riuscirei ad intervenire anche con qualche stralcio eseguito...


...nessuno ha sostenuto la mia protesta e richiesta verso il dipartimento della protezione civile, che aveva promesso un intervento di 250.000".


5 Giugno 2010

"Ho presentato richiesta di finanziamento all'assessorato regionale al territorio ambiente,il quale sta programmando un piano per il ripristino e ripacimento di alcune coste siciliane La richiesta di finanziamento relativo al bando che uscirà a giorni è stata chiesta per il piazzale del desusino".

1 Luglio 2010


"...con l'obbligo di rispettare il patto di stabilità siamo sindaci inifluenti nelle scelte.Infatti il bando non è pubblicato da noi,in quanto impossibilitati dalla mancanza di risorse finanziarie,ma bensì aspettare attraverso i fondi FAS che possa essere pubblicato un bando al fine di poter essere partecipi ed avere il giusto riconoscimento :l'intervento immediato a Desusino.ho coinvolto anche la commissione provinciale dell'ambiente con i tutti i consiglieri provinciali,non ho avuto riscontro da parte dei deputati regionali".


Dobbiamo quindi affidarci all'articolo di oggi o alle cose dette dal Sindaco?
Riesce ad illuminarci una volta per tutte (in modo ufficiale) su cosa L'Amministrazione di Butera sta realmente facendo per affrontare il problema Desusino?

Certo di un rapido riscontro


Porgo distinti saluti


Enzo Napolitano

venerdì 2 luglio 2010

Sit-in al Desusino il 13 Luglio alle ore 10.00


E' stato organizzato un Sit-in al piazzale del Desusino il 13 Luglio alle ore 10.00
per discutere un piano di interventi di ripristino e riqualificazione naturalistico-turistico del tratto di costa e per dire un forte no al parco eolico off-shore in progettazione.
Approvo in pieno l'evento e parteciperò personalmente.
Invito chiunque possa esserci ad unirsi e chi non potrà venire a condividere l'evento che troverete al link allegato, in modo tale da informare più persone possibili.
Tutti comunque saranno informati sugli sviluppi del incontro che sarà documentato e pubblicato.
Saranno coinvolti oltre ai cittadini, i politici, la stampa e le TV locali.

Ci vediamo sulla pagina dell'evento e naturalmente qui!

grazie a tutti

Enzo

http://www.facebook.com/event.php?eid=134502926572078

mercoledì 16 giugno 2010

Dal noto spot di Giuseppe Tornatore al “Pericolo di Morte”


-Passando da un vincolo ambientale che nessuno ha mai rispettato-

L’aria spessa, umida, con lo scirocco fermo, grava sopra la spiaggia.
Protagonista è Monica Bellucci, oggetto del desiderio di un giovanotto moro.
In sottofondo, una melodia mormorata languidamente da una calda voce femminile.
I temi sono tutti siciliani: la solarità, la passione, la bellezza mediterranea, il voyeurismo e la fede.

Sono praticamente certo che tutti voi abbiate visto lo spot del profumo D&G. Fu girato a metà degli anni ‘90, Il Castello di Falconara (Butera CL) e la selvaggia spiaggia del litorale buterese componevano l’incantevole scenografia naturale.
Oggi però, il bianco e nero della pellicola traduce nella mia mente la realtà in un ricordo di un luogo scomparso, come quando guardi la foto di una vecchia lapide.

Come si fa a distruggere un luogo simile?
La bellezza naturale del Desusino subisce il primo attacco antropico negli anni ‘80 quando, accanto alle case coloniche assegnate ai contadini durante una riforma agraria della metà degli anni ‘60, iniziano a sorgere ville, un paio di residence, un bar, una discoteca e una strada unisce la statale 115 ad un’area d’asfalto adibito a parcheggio costruito a pochi metri dalla battigia.

Tutto questo senza un piano regolatore e quindi in assenza, tuttora, di reti idriche e fognarie, mentre le strutture sono per lo più abbandonate. Questo costringe la spiaggia di sabbia e dune, impedendole di “muoversi” e rimodellarsi a piacere dei venti e delle correnti marine dando inizio ad un lento ma costante fenomeno di erosione.

Nell’87 la politica locale sente l’esigenza di “tutelare” con un vicolo paesaggistico e ambientale la costa che tra le altre meraviglie mostra piante autoctone, arbusti spinosi come l’Eryngium maritimum e soprattutto i suggestivi cromatismi della Retama-retam con i caratteristici fusti di colore glauco e le fioriture bianche, habitat naturale di uccelli ed insetti.

Un decina d’anni fa il Comune di Gela esegue dei lavori portuali e quello di Licata crea un porto turistico. L’operato dei due comuni situati agli estremi della costa in questione pare essere la causa di un’accelerazione esponenziale del fenomeno erosivo che arriva in questi giorni al culmine, trasformando un paradiso in inferno.

La spiaggia dorata scelta da Tornatore, oggi è una striscia sottile di pietre e macerie, il parcheggio è stato inghiottito per metà dal mare che lo ha trascinato con se, trasformando le lastre di asfalto e i blocchi di cemento armato in scogli. Il mare si avvicina sempre più alle abitazioni e scava sotto le pareti di argilla e tufo provocando piccole frane.

Ciò che mi risulta difficile da comprendere è il fatto che nel 2005 la Commissione Provinciale per la tutela delle Bellezze Naturali e Panoramiche della Provincia di Caltanissetta, considera quello tra le zone di Falconara (Butera) e Manfria (Gela) un tratto di spiaggia, sicuramente singolare nel panorama costiero siciliano, caratterizzato dallo straordinario spettacolo offerto dalle dune di c.da Desusino, ancora meritevole di essere sottoposto a speciale tutela, estendendo il vincolo preesistente dichiarando l’area di “interesse comunitario“.

Nel verbale n. 48 del 25/09/2006 viene spiegato che “La necessità di saldare le aree suddette, con una semplice estensione dei preesistenti vincoli paesaggistici, risulta particolarmente opportuna in presenza di una crescente pressione antropica (zona P.I.P. del comune di Butera, progetti per insediamenti turistico-alberghieri, tunnel per colture ortive, abusivismo edilizio, svincolo SSV Caltanissetta – Gela, etc.) che, ove diversamente non contrastata e normata, rischierebbe di compromettere un tratto di spiaggia, sicuramente singolare nel panorama costiero siciliano…

Si ritiene, per quanto esposto in precedenza, che questo lembo di costa, stagliato tra le colline di Butera a nord e le due “sentinelle” del castello di Falconara e della torre di Manfria agli estremi, rispetto ai quali costituisce un unicum per peculiarità e continuità ambientale – minacciato però da una limitrofa ed estesa urbanizzazione di case sparse che insieme alle infrastrutture ed alle serre potrebbero determinare alterazioni e forte degrado e debba essere preservato nella sua identità e continuità di paesaggio marino e rurale insieme. La perdita di naturalità del paesaggio, infatti, richiede interventi di salvaguardia delle aree ancora libere e degli ambienti naturali, propedeutici al recupero ambientale, per evitare che precipiti verso modificazioni irreversibili…“.

Invece dal 2009 la zona è stata dichiarata dalla Regione Siciliana – dipartimento della Protezione Civile – Rischi Idrogeologici e Ambientali, di categoria R4 e cioè RISCHIO MOLTO ELEVATO: per il quale sono possibili LA PERDITA DI VITE UMANE e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economico. Ad oggi non è stato approntato nessun interveto di riqualificazione ambientale.

L’11 maggio si legge su La Sicilia che una delegazione buterese si reca a Palermo per dire “no” ad un Piano paesaggistico che rischia seriamente di creare vincoli tali da non consentire alcun tipo di sviluppo e cinque giorni dopo il Sindaco Di Butera Luigi Casisi dichiara: “ho chiesto l’incontro con l’assessore al territorio ambiente On. Giovanni Di Mauro, sperando mercoledì possa incontrarlo per constatare ed avere la certezza dell’uscita dei bandi relativi al ripristino delle coste. Noi abbiamo previsto, come si evince nel piano triennale dell’opere pubbliche due preliminari così distinti:

1 fenomeni erosivi delle coste, ripascimento delle spiagge del litorale buterese, prevediamo di poter partecipare al bando quest’anno, considerato che l’importo previsto è di 17.095.210,00 di euro, presenteremo progetti a stralci;

2 salvaguardia ripristino e consolidamento delle coste delle spiagge oggetto di erosione, quindi salvaguardia delle coste e miglioramento fruizione turistica, questo si prevede la partecipazione nel 2011, considerato che il costo previsto è di 10.329.138,00, anche qui presenteremo progetti a stralci.

Perché a stralci? Sono somme elevatissime, possono non essere finanziate, ma la nostra priorità sarà data al piazzale (parcheggio n.d.r.) Desusino…”.

Qualche settimana dopo si vede costretto ad annunciare alla stampa un’ordinanza che vieta la balneazione per “pericolo di crolli e frane“, bloccando quello che lui stesso ha definito “il volano dell’economia locale” mentre l’estate bussa alla porta.

A questo punto sarebbe naturale chiedersi: a cosa o a chi servono i vincoli di tutela di un luogo? Perché nessuno li rispetta? Perché il Comune di Butera, malgrado ne abbia tutto l’interesse, non ha mai accertato le presunte responsabilità dei Comuni adiacenti e degli enti che hanno il compito specifico di tutelare quelle parti di territorio sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi di legge?

L’articolo 9 della Costituzione dice:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Già…ma chi ci tutela da chi non tutela?




Ringrazio BlogSicilia e Sonia Alfano per aver pubblicato questo articolo.

domenica 6 giugno 2010

Effetto Blog?


Dodici giorni dopo che ho pubblicato il post Dal vincolo di Tutela al Pericolo di Morte arriva l'ordinanza del Sindaco di Butera Luigi Casisi con la quale vieta la balneazione in alcuni tratti del litorale Buterese. Ne da notizia La Sicilia ieri 5 giugno nell'edizione Nissena.
Scrivo immediatamente a Casisi per capire in che tratti di spiaggia vigerà il divieto e per congratularmi per la decisione, che se scatenerà una reazione della gente e di conseguenza degli enti che dovrebbero contribuire a far ottenere al Comune dei finanziamenti, non posso che vedere come un potenziale acceleratore di buona sorte per il Desusino.
Senza dimenticare che l'ordinanza tutelerà i cittadini da eventuali pericoli (questa è la cosa che mi preme maggiormente) e l'amministrazione da conseguenti denunce.

Il Sindaco risponde:

"la zona che sarà interessata riguarda ciò che scrive enzo napolitano,di cui lui stesso mi ha spronato ad emettere l'ordinanza di divieto di balneazione.Per il resto ho presentato richiesta di finanziamento all'assessorato regionale al territorio ambiente,il quale sta programmando un piano per il ripristino e ripacimento di alcune coste siciliane.Fra qualche mese sarete qui ed avremo modo di discutere,progammare ed azionare l'intero movimento per il raggiungimento dell'obiettivo.La richiesta di finanziamento relativo al bando che uscirà a giorni è stata chiesta per il piazzale del desusino. A presto e buona domenica."


Non ho capito bene se mi sta dando i meriti o le responsabilità ma sono pronto a prendermeli entrambi se serve.
Scherzi a parte, il fatto è che ho suggerito di preoccuparsi delle pareti di argilla e tufo tra Desusino e Falconara mentre mi chiedevo come mai non fosse scattato il divieto per tutta l'area, dato che almeno dal 2009 è dichiarata a Rischio R4 (pericolo di perdita di vite umane...).

Credo che il problema Desusino sia molto più complesso di altri, ci sono svariati metodi per combattere l'erosione e ognuna può avere delle controindicazioni, inoltre credo che si debbano considerare un sacco di fattori, ad esempio... che fare con il piazzale?
Il piazzale è stato un palese fallimento, figlio di una cementificazione selvaggia degli anni '80, il mare non lo ha gradito e secondo diversi studi una spiaggia di dune ha bisogno di spazio per "muoversi".
Ad oggi il Comune è in possesso di un progetto "preliminare" e non di uno "definitivo" per intervenire e questo mi turba.
Intanto perché non sono ancora riuscito a prenderne visione e poi perché temo che se un giorno otterremo i finanziamenti potremmo scoprire che non sono sufficienti o che potremmo trovarci a fare le cose in fretta.
In questi giorni al Comune di Butera è stato finanziato un "preliminare" relativo al consolidamento Piazza Giudice Costa adiacente a Piazza Castello per €.1.200.000, a condizioni però che entro 60 giorni si presenti il progetto "definitivo".
Se ci trovassimo nella stessa situazione per il Desusino temo che si possano fare le scelte sbagliate pur di rispettare i tempi e che questo ci possa portare a danneggiare ulteriormente l'ecosistema, sprecando una grande e probabilmente unica opportunità.

Il Sindaco Casisi però riguardo alla questione mi rassicura:

"Lei non crede che ci siano già tecnici che hanno studiato il fenomeno?
ho coinvolto anche l'università di Lecce.....
Ci sono società e gruppi di professionisti che riescono in una settimana ad elaborare grandi progetti. sicuramente ci sono geologi in sicilia che hanno già degli studi....."

Oggi però parla di ripristino del "piazzale" tramite un finanziamento di cui bando uscirà in questi giorni (quindi prossimo) e di "ripristino e ripascimento" della spiaggia attraverso una richiesta di finanziamento all'Assessorato Regionale al Territorio Ambiente.

Qualcosa non mi è chiaro:

  • Quindi si è già deciso che il piazzale ci sarà e sarà ripristinato?
  • Questo è quello che prevede il progetto?
  • Gli esperti, l'Università di Lecce e tutti coloro che il Comune ha già interpellato hanno proposto di buttare nuovamente cemento armato contro il mare?

Io non ne sono convinto.

lunedì 24 maggio 2010

Dal vincolo di Tutela al Pericolo di Morte





























Un giorno Il Sindaco di Butera Luigi Casisi mi disse:

"Per quanto concerne il mare a mesi uscirà un primo bando, sperando che non ci chiedano un progetto esecutivo per il rispetto del patto di stabilità, in quanto siamo in possesso di preliminari presentati all'inizio del 2009 con il nuovo PAI. Fortunatamente rientriamo nelle tipologie R4 ad alto rischio erosivo e come priorità 1, quindi per i punteggi che accreditano sarebbe finanziato anche un preliminare."
Era il 12 maggio 2010.

Sono andato a cercare il significato di "Fortuna" nelle "linee Guida per la predisposizione dei Piani di Protezione Civile provinciali e Comunali in tema di Rischio Idrogeologico" che a riguardo della classe R4 che dice:

RISCHIO MOLTO ELEVATO:
per il quale sono possibili LA PERDITA DI VITE UMANE e LESIONI GRAVI ALLE PERSONE, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socio-economico.

Forse prendo le cose troppo sul serio io ma mi stupisce la calma con cui i responsabili della nostra terra prendono le cose!

Poco prima di scoprire quanto siamo fortunati, in seguito alla disgrazia di Ventotene dove due giovani studentesse persero la vita per il crollo di una parete di tufo e argilla, scrissi al Sindaco:

"Caro Sindaco, rifletta sulle pareti tra il Desusino e Falconara... continuano a franare pericolosamente! Saluti"

era il 21 aprile 2010 e il giorno dopo fui liquidato con la seguente risposta:

"carissimo signor napolitano, non è simile a Ventotene anche perchè si è impossibilitati ad accedere.....cmq verificherò grazie".

Non potei fare a meno di controbattere:

"Caro Sindaco mi costringe sempre a contraddirla! si accede benissimo tanto che mi è stato possibile documentare il tutto con foto che mostrano il deterioramento di quelle pareti e le assicuro che li sotto ci passa diversa gente...mi dispiace dirglielo, ma questo sottolinea che non conosce il posto poiché non lo frequenta. Inizi a verificare di persona di tanto in tanto. grazie"

Pare che non mi sbagliassi e così il 24 aprile fu costretto a dire:

"sempre che mi anticipa...
ho verificato l'accesso a mare non c'è,mentre esiste questo pericolo per chi transita lungo la costa. il 27 aprile abbiamo convocato una conferenza dei servizi alla capitaneria di porto di gela per la sicurezza e la salvaguardia della costa di loro competenza, che mi permetterà di denunciare i problemi a rischio di tutto il nostro litorale.grazie"

Naturalmente un paio di stradine per accedere a queste benedette pareti ci sono ma non voglio insistere più di tanto, mi sembra già chiara la risposta che ho avuto.
Ho chiesto se poteva informarci sui contenuti della conferenza ma il Sindaco non ha ritenuto necessario metterci al corrente di quanto è stato detto e deciso.

La mia logica però è sempre più in conflitto con i fatti.

Mi sembra già piuttosto umiliante presentare alla generazione futura un luogo che, malgrado goda (si fa per dire) di un rigido vincolo paesaggistico ambientale dal 1987, versi in questo stato ma che addirittura oggi sia a RISCHIO di PERDITA DI VITE UMANE e LESIONI GRAVI ALLE PERSONE non mi fa dormire la notte!

E poi mi chiedo: è possibile che sia consentito l'accesso alle persone in una spiaggia dichiarata di interesse comunitario ma con PERICOLO DI MORTE ora che inizia la stagione?

Nel marzo del 2008 Il comandante della Capitaneria di Porto di Gela (la stessa con cui Casisi ha avuto la conferenza il 27 aprile), Raffaele Macauda ha emesso un'ordinanza con la quale vieta la sosta di mezzi ed il transito di persone oltre che qualsiasi forma di attività turistico- balneare e sportiva nella zona di Desusino ed in particolare nel piazzale adibito a parcheggio il cui muretto sul lato fronte mare è crollato sulla battigia per un tratto di 40 metri.

Non capisco, non ce la faccio proprio ma di una cosa sono certo...
...Se il futuro dipende da questa politica illuminata...siamo nella merda!

giovedì 8 aprile 2010

I colori di Enza

Enza D'Antona - insegnante e pittrice


Non sparisce solo il Desusino, ma anche le persone che sono state parte stessa del Desusino.
Solo qualche giorno fa ho appreso che Enza questo inverno ci ha lasciati.
Lei era il giusto equilibrio tra dolcezza e forza, era un guerriero sorridente.
Combatteva tutti i giorni da anni, amava la vita e cavalcava le sofferenze senza perdersi mai d'animo... trasformava con tenacia un mare in burrasca in una giornata di sole.
Non si è mai piegata al volere della sorte, sopportando quello che pochi di noi possono sopportare.
Le sue armi erano la semplicità, l'allegria e i colori che le sue mani trasferivano nelle sue opere.
Dipingeva e insegnava con l'amore e la generosità che la vita non gli ha restituito.
Non mollava mai.
Ho impresso nella memoria momenti di disperazione che mi fanno venire ancora la pelle d'oca, come quando qualche anno fa dovette vivere la morte di suo padre da un letto... io mi sarei arreso, ma lei non lo fece.
Si rialzò anche quella volta e tornò a vivere tra i suoi colori.
E' per questo che faccio fatica a credere che il 17 dicembre 2009 abbia lasciato il mare del Desusino per andare a far parte del suo splendido cielo stellato... i suoi sorrisi, la sua calma, sminuivano il suo male tanto da fartene dimenticare.
Ora all'istituto "Luigi Russo" di Caltanissetta, dove Enza ha insegnato Storia dell'Arte e Disegno per un ventennio, c'è un aula che porta il suo nome e nella quale vivranno sempre i suoi colori.
Io, che da tempo desidero che le strade e i luoghi del Desusino prendessero il nome dei nostri cari e delle persone che come lei hanno amato la contrada, le dedicherei un luogo allegro e spensierato... magari un locale, come è stato "la Margherita" ma che non sia solo un bar.
Immagino un posto dove si organizzano corsi di pittura, mostre fotografiche e giochi, un posto pieno di giovani e di pensieri positivi... lo chiamerei "I colori di Enza".
Lo so che è difficile immaginare una cosa del genere, ma Enza era una donna così forte da darmi la certezza che anche da lassù saprà aiutarci a far tornare il Desusino quel giardino che era, quel giardino nel quale lei ha vissuto contribuendo a renderlo tale.
Sono certo che lei adesso si trovi in un posto migliore, là dove si è davvero liberi e felici e dove non esiste dolore, ma penso a quello che devono sopportare il fratello e l'anziana madre con una tristezza immensa... spero che la forza di Enza sia un insegnamento per tutti e che aiuterà anche loro a sopportare la sua mancanza.
Arrivederci cara Enza.

Dolce & Gabbana sotto il Castello di Falconara

Nel 1992 fu girato uno degli spot pubblicitari più belli.
Chi sa apprezzare la bellezza scelse come location il nostro castello.
Sembra che soltanto chi dovrebbe tutelarlo non si accorga di tale meraviglia.
Oggi, tra quelle scenografie naturali, sorge un lussuoso albergo per VIP (Charming house & resort ****)
a quali mostriamo, privi d'orgoglio, l'incapacità di apprezzare simili tesori.
In Liguria hanno trasformato spiagge di ghiaia e pietre in miniere d'oro, noi miniere d'oro in discariche.
Villeggiamo tra l'immondizia e non dispensiamo da questa neanche i nostri ospiti.

Dai Profumi alla Spazzatura

Dai Profumi alla Spazzatura
Spiaggia di Falconara, Hotel Charming house & Resort ****

Una truffa chiamata ripristino

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