Il Desusino è una frazione di Butera. A mio nonno Vincenzo assegnarono un terreno durante una riforma agraria sul quale costruirono una delle tante case coloniche. Egli lo amava molto. La prima volta che vidi questo posto avevo 6 mesi e oggi fa parte di me. In 40 anni ho visto il Desusino cambiare...oggi rischia di perdere identità e dignità. Aiutatemi a salvarlo!!!
martedì 15 gennaio 2008
Una volta si raccoglievano le conchiglie...
Mi ricordo quando da bambino andavo a raccogliere le conchiglie sulla spiaggia insieme a mia madre.
All'epoca ne trovavi tantissime, ne ho ancora barattoli pieni.
Scavando in riva al mare spuntavano granchi e telline...la spiaggia viveva.
Oggi puzza di morte.
E' raro trovare qualcosa che non sia spazzatura, pietre, cemento, vetri, pannolini e perché no... qualche animale morto.
In una sola passeggiata ne ho trovati due: un pesce e un gabbiano.
Spero di sbagliarmi, ma non mi pare essere opera di pescatori o cacciatori che solitamente le prede se le portano a casa con orgoglio... e poi solitamente i gabbiani sono bianchi, almeno che il catrame non gli cambi il colore.
Oggi non ho voglia di farmi troppe domande sulle possibili cause, il mio morale è già stato sufficientemente provato.
Degrado e Ignoranza
Degrado e ignoranza vanno a braccetto.
In un orto abbandonato, inevitabilmente, l'erba cattiva prende il sopravvento.
Al DESUSINO capita la stessa cosa e l'ignoranza affiora come ruggine.
Il muro di Butera, una volta, era un punto d'incontro. Ci si dava appuntamento e si passavano serate allegre e spensierate. Ci si sedeva o ci si metteva a cavalcioni, si suonava la chitarra, si scherzava, ci si scambiava idee e opinioni.
Era un luogo di aggregazione.
Ora si mostra ostile, respinge. Esprime intolleranza (non tollera neanche se stesso).
Sedersi, almeno che non siate fachiri, è impossibile dato che nella parte superiore di ciò che ne rimane ci sono solo pietre appuntite.
Su di esso un IGNORANTE DA NOBEL ha provato a scrivere frasi razziste che è superfluo commentare.
Mi domando solo quanto può essere misera e inutile l'esistenza di un buzzurro che non sa neanche esprimere il suo odio. Uno che non sa come si fa un "s" e scrive insulti stile codice fiscale.
Quanta nostalgia!
domenica 13 gennaio 2008
Muro che cade e muro che cresce
Il nostro mare africano ha deciso, in questi giorni, di scoprire altri reperti dell'era di quando la spiaggia c'era. Vi ricordate quel malsano esperimento del Lido Stella Marina?
Se la vostra memoria lo avesse rimosso, rimane comunque un monumento all'orrore abbandonato sulla ex-spiaggia. Ma il peggio non è questo!
Già questa estate avevo notato due ferri che sorgevano dalla sabbia e che mi si stavano conficcando nello stomaco. Ora si può invece vedere parte delle colonne e del muro di ingresso al lido stellare... così se non bastavano i pozzi, ora abbiamo altro cemento armato sul quale fare ferire i nostri bagnanti.
Sembra che il mare abbia voluto darci un'anteprima di come sarà il muro del piazzale.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Dolce & Gabbana sotto il Castello di Falconara
Nel 1992 fu girato uno degli spot pubblicitari più belli.
Chi sa apprezzare la bellezza scelse come location il nostro castello.
Sembra che soltanto chi dovrebbe tutelarlo non si accorga di tale meraviglia.
Oggi, tra quelle scenografie naturali, sorge un lussuoso albergo per VIP (Charming house & resort ****)
a quali mostriamo, privi d'orgoglio, l'incapacità di apprezzare simili tesori.
In Liguria hanno trasformato spiagge di ghiaia e pietre in miniere d'oro, noi miniere d'oro in discariche.
Villeggiamo tra l'immondizia e non dispensiamo da questa neanche i nostri ospiti.
Chi sa apprezzare la bellezza scelse come location il nostro castello.
Sembra che soltanto chi dovrebbe tutelarlo non si accorga di tale meraviglia.
Oggi, tra quelle scenografie naturali, sorge un lussuoso albergo per VIP (Charming house & resort ****)
a quali mostriamo, privi d'orgoglio, l'incapacità di apprezzare simili tesori.
In Liguria hanno trasformato spiagge di ghiaia e pietre in miniere d'oro, noi miniere d'oro in discariche.
Villeggiamo tra l'immondizia e non dispensiamo da questa neanche i nostri ospiti.