giovedì 16 giugno 2011

...e intanto il Desusino MUORE!





Negli ultimi 50 anni abbiamo perso 90 metri di spiaggia e di questi 20 metri sono spariti sotto gli occhi ciechi della Amministrazione Casisi che ritiene comunque di avere le carte in regola.

E' passato quasi un anno dal Sit-in organizzato al Desusino durante il quale i nostri politici hanno giustificato, a modo loro, l'insuccesso del loro (non) operato.

Era il 13 Luglio 2010 e l'Assessore Vassallo con delega Territorio - Ambiente inveiva contro la Regione Sicilia dalla quale pretende 24.000.000 di euro per un intervento risolutivo contro l'erosione.
Urla che è vergognoso che il 97% degli stanziamenti europei vengano restituiti alla Comunità senza essere spesi e la sua rabbia è condivisibile.

7 giorni dopo una delegazione Comunale viene ricevuta all'Assessorato Ambiente e Territorio della Regione e i malumori spariscono.
La cordialità e il rispetto reciproco tra le istituzioni cola dalle pagine dei giornali che il giorno seguente annunciano l'impegno di finanziamento da parte della Regione che si permette però di chiedere a chi pretende, un semplice progetto preliminare entro il settembre 2010, giusto per concedere i primi finanziamenti sulla base di qualcosa di documentato.

Peccato che il Comune di Butera non abbia mai presentato quel progetto (forse interpretando la richiesta della Regione una insopportabile mancanza di fiducia) e che altri soldi verranno restituiti all'Europa senza essere spesi.

E' la maledizione del Desusino, un sito di interesse "Comunitario" che non riesce a ricevere finanziamenti "Comunitari"...manca un anello di congiunzione!

Così nella contrada rimane lo scempio e la voce dell'Assessore all'Ambiente portata dal vento...
"Vergogna" gridava Vassallo "Vergogna!"







giovedì 19 maggio 2011

Chi ci Crede Chiede

Foto di Michele Termine






Mentre l'Amministrazione sguazza nelle sabbie mobili del passato, il movimento "Brancaleone" del Desusino pensa ambiziosamente ad un futuro.
Loro non vedono la vera potenzialità di questo luogo, come tutti i politici improvvisati pensano che lo sviluppo turistico di una zona balneare sia direttamente proporzionale alla quantità di cemento versato per costruire residence, ristoranti pacchiani per matrimoni solenni e attività commerciali del genere. Così, mentre il P.R.G. attende da oltre un ventennio di essere approvato, il paesaggio viene sempre più "contaminato" dal cattivo gusto che alza la pressione antropica sulla natura, diventando sempre più schiacciante. 
Anche i bambini sanno che questa strategia è totalmente sbagliata ma per loro è quasi un fatto culturale
Queste strutture peccano dell'elemento principale e cioè la cura e il rispetto del patrimonio naturale che li circonda e restano decontestualizzati.
Mi ricordano quei palazzi che troppo spesso vedi nel territorio, quelli che fuori si mostrano nudi, con le facciata senza intonaco, il tetto piatto con i ferri che spuntano, pronti ad ospitare un piano aggiuntivo e l'immancabile vasca blu....però all'interno il marmo e la radica si spreca!

E' per questa mentalità che momentaneamente non riusciamo a fare affidamento sulle istituzioni locali ed è per questo che stiamo cercando di andare oltre... in fondo anche se non sembra il Desusino è un Sito di Interesse Comunitario!

Chi come me riesce ancora a credere alla resurrezione del Desusino chiede:

1) Una delle cause dell'erosione è attribuibile ad opere di cementificazione degli anni 80' vorremmo prima di tutto che si scongiurasse il pericolo di altri errori di valutazione. Siamo dubbiosi del fatto che 7.200 euro (unico investimento effettuato dal Comune per effettuare uno studio) siano sufficienti per fare TUTTE le indagini necessarie e che siano sufficienti per pagare i cosiddetti esperti.

2) Chiediamo se è possibile di coinvolgere architetti ambientali, ingegneri, paesaggisti esperti e/o scienziati e biologi in grado di valutare un intervento mirato alle reale salvaguardia del luogo sotto tutti gli aspetti.

3) Chiediamo se sia possibile accedere a fondi europei dedicati ad attività di salvaguardia del territorio e/o dedicati alle attività scientifiche e che esulino il più possibile dalle attività amministrative di regione, provincia e comune.


Ricordiamo che la nostra battaglia non è atta a valorizzare un spiaggetta alla quale siamo affezionati (parliamo di 8,4 Km di costa) ma a tutelare e rivalutare un patrimonio naturalistico-archeologico di un territorio che potrebbe diventare una risorsa fondamentale (socio-economica) per la popolazione.

Il luogo in questione gode (solo sulla carta) di un vincolo ambientale-paesaggistico (1987) e di un rafforzamento dello stesso (2005) che chiede la protezione del Cordone Dunale, della flora e della fauna autoctona delle quali alcune specie vivono esclusivamente in Africa e in questa specifica porzione di territorio siciliano e di un parco geologico-archeologico non ancora sviluppato ma con enormi potenzialità.
Insomma un luogo che per la particolare morfologia potrebbe essere turisticamente ai livelli di Erice e avere un parco naturale ai livelli di quello dello Zingaro, che nasconde ancora città greche tra le sue colline nelle quali affiorano miniere e testimonianze della vita agricola, così come una decina di Castelli.

Tutto questo potrebbe dare un futuro ai giovani siciliani che oggi si vedono costretti ad emigrare o a vivere di assistenzialismo.

La nostra ambizione è quella di costruire un progetto strutturato per il Desusino, che possa vedere coinvolta la comunità scientifica, permettendo a questo angolo di paradiso di diventare un polo di attrazione per un turismo sostenibile, esattamente come sta avvenendo ad Erice, questo permetterebbe la salvaguardia e la protezione dell’ambiente e nello stesso tempo, un’apertura all’attività turistica: Erice è uno degli esempi migliori a dimostrazione del fatto che cultura e turismo quando riescono a convivere offrono le parti migliori di sé.


venerdì 13 maggio 2011

L'ASSESSORATO ALLE QUERELE


Qualche tempo fa, per aver raccontato che secondo alcuni l'Amministrazione Comunale avrebbe interessi privati nella gestione di alcuni "ipotetici" finanziamenti mi fu promessa una querela per diffamazione mezzo web e non solo.
Questo solo per aver riportato quello che chiunque può ascoltare guardando un video del Sit-in del luglio scorso e che gira libero in rete, altri le hanno potute ascoltarle in comizi pubblici o leggerle sulla carta stampata.

Alcuni sostenitori di questa tesi sembrano essere stati querelati mentre io per ora non ho ricevuto alcuna ingiunzione...ma c'è tempo!
Le querele annunciate e/o avviate dai componenti della giunta negli ultimi tempi sembrano numerose e una di questa è anche stata già archiviata. Per fortuna da queste ci si può serenamente difendere e se risultano infondate possono diventare controquerele se non addirittura denunce per diffamazione...e forse qualcuno lo sta imparando.

Ovviamente non sono a conoscenza della verità e non sono in grado di accertarla ma quello che mi sento di fare però, è di raccontare la situazione che orbita attorno al degrado e all'abbandono del Desusino in modo da darne un quadro completo. E così, come racconto le dichiarazioni di una Giunta che promette finanziamenti milionari, scrivo che qualcuno in questo non ci vede nulla di buono.

L'unica cosa certa è che i finanziamenti restano pura teoria e che al Desusino non è stato mosso un granello di sabbia, cosa che probabilmente ritengono essere un bene dato che ne è rimasta davvero poca.

Sembrerebbe che le uniche cose per cui si sente parlare della Giunta Casisi siano le denunce e le querele.
Forse il Sindaco Casisi ad un certo punto, dato la mole di lavoro,  sentirà la necessità di nominare un Assessore con Delega alle Querele.

Mi chiedo cosa mi sarebbe successo se avessi scritto anche solo la metà delle cose che dichiara L'Ing. Pecoraro in questo artico, probabilmente sarei stato giustiziato sul piazzale del Desusino, un esempio per chi osa raccontare fatti di cronaca che non devono essere divulgati.

L'ingegner Pecoraro si occupa da un trentennio delle maggiori progettazioni per il Comune di Butera, nonché della stesura del P.R.G non ancora approvato.

A dir suo la causa della mancata approvazione è da attribuire alle continue varianti e lottizzazioni incongrue al Piano e alla volontà dell'Amministrazione "...di rallentare il più possibile l'approvazione del Prg che senz'altro avrebbe posto dei paletti ad un'incontrollata, arbitraria e dissennata politica di speculazione edilizia che si è manifestata tra la zona a mare e la zonizzazione del centro urbano e che non poneva limiti". 27 Luglio 2010
  Il sindaco Casisi replica: «Lui è stato l'unico dominus che ha lavorato sul Prg da circa un ventennio e se i risultati, dopo anni di "accurato e attento lavoro", adeguatamente retribuito, sono stati quelli della bocciatura in toto dello stesso da parte del Cru, probabilmente il progettista, anziché prendersela con i mulini a vento, dovrebbe chiedersi se per caso una qualche minima responsabilità potesse riscontrasi in capo allo stesso». 1 Agosto 2010

Ovviamente anche qui si promette una querela e il Sindaco dice  «...ho dato mandato ai nostri legali di verificare la presenza di profili diffamatori e calunniosi all'interno delle dichiarazioni del professionista che saranno, qualora rilevati, tutelati nelle opportune sedi giudiziarie»

Un mese dopo "...Il presidente del consiglio comunale Carmelo Labbate ha infatti presentato querela nei confronti dell'ex assessore Filippo Balbo ..." per dichiarazioni fatte durante un comizio pubblico. 13 Settembre 2010

A dire il vero però, questa sorta di "Assessorato alle Querele" pecca di efficienza e si dimentica di fare la denuncia più importante.
E' da tempo che l'Amministrazione promette orgogliosa di denunciare Il Comune di Licata ritenendolo responsabile dell'erosione che vede coinvolto il Desusino.
Il 14 luglio 2010 Casisi dichiara "Per l'erosione della costa pensiamo che il danno sia da addebitare alla realizzazione del porto di Licata ed al Comune di Gela ai quali chiederemo i danni».
Il 21 luglio 2010 ci ripensa e dice che avrebbe chiesto un "mega risarcimento" ma dato che la Regione ha assicurato un "mega" finanziamento (parlandone come se ce lo avesse già in banca), avrebbe graziato i Comuni limitrofi.
Peccato però, che l'Assessorato Regionale all'Ambiente, gli avesse detto che serviva un progetto preliminare entro settembre 2010 e che loro, ovviamente, non lo hanno presentato.

Visto che non sono stati in grado di farsi dare un finanziamento ormai certo, non gli resta che tornare a parlare della famosa denuncia.
Due mesi fa, l'Assessore Ambiente e Territorio Gino Vassallo, mentre mi annuncia telefonicamente la querela, mi consola assicurandomi una immediata azione legale contro il Comune di Licata.
Oltretutto che i lavori del porto di Licata  siano tra i maggiori responsabili dell'erosione, è provato da uno studio geomorfologico del litorale di Butera effettuato dal DIPARTIMENTO DI SCIENZE GEOLOGICHE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA grazie ad una convenzione costata all'amministrazione 7.200 euro e nel quale si mette addirittura in dubbio lo studio di impatto ambientale del nuovo porto turistico.

Mentre il Comune si affanna a proclamare denunce anche ai cani randagi (ma non al comune di Licata), un mesetto fa, 40 dipendenti su 95 dell'amministrazione Casisi vengono indagati per truffa e falso ideologico avendo praticato assenteismo estremo. Tra questi ci sono dirigenti comunali, parenti di consiglieri, mogli, sorelle e fratelli dei nostri politici.
Questo episodio toglie un po' di smalto all'assessorato alle querele che si blocca.

Infatti dopo le dichiarazioni dell' ing. Pecoraro mi aspettavo di sentir tuonare querele come i botti di capodanno a Napoli e invece le reazioni sono state timide.
Casisi si limita a rispondere che non sa nulla delle indagini e che il finanziamento non è stato revocato anzi... e ricorda il motto della sua giunta "trasparenza e legalità", mentre l'ingegner Bonadonna, genero dell'Ass. Vassallo, pur essendo sulla stessa linea, non si rivolge alla stampa ma utilizza il suo sito (buteraweb.it) per replicare e mettere le mani avanti  affermando: "Inutile dire che sono insinuazioni false e tendenziose...", Ma anche lui non parla di querele.

La cosa più preoccupante è che la verità ci potrà dire perché non abbiamo un piano regolatore e perché nulla si muove ma nessuno sa dirci cosa dovrà succedere perché le cose accadano.

lunedì 9 maggio 2011

PROBLEMI RISOLTI (solo quelli tecnici però)






Sono felice di annunciarvi che i problemi tecnici riscontrati recentemente sono stati risolti e che il blog torna ad essere a vostra disposizione.
Purtroppo restano da risolvere quelli del Desusino, sempre più abbandonato e specchio dell'anima dei politici che ne hanno la responsabilità.

Attenzione: l'Estate è alle porte!

lunedì 2 maggio 2011

AGGRESSIONI TECNICHE!






Purtroppo ho riscontrato che cliccando sui titoli dei Post si viene misteriosamente catapultati ad un Link che non conosco e contro la mia volontà.
Avendo fatto già le dovute segnalazioni spero di poter ripristinare presto il normale utilizzo del Blog.
Per ora posso solo dirvi come aggirare il problema e navigare comunque per il Blog, cliccando su questo link http://desusino.blogspot.com/view/sidebar#!/ .
Intanto non posso fare altro che scusarmi per il disagio e salutarvi.
Enzo Napolitano

domenica 6 marzo 2011

L'Ing. Bonadonna e il voltastomaco per il Desusino


















Nelle foto: 20 Luglio 2011 La delegazione incontra L'Ass. Regionale Ambiente e Territorio On. Di Mauro e il Dott. Arnone.














Il Blog è sempre a disposizione di chi ha bisogno di dire la sua, di chi vuole replicare o smentire.

Quindi chiariamo subito la posizione dell'ingegnere Carmelo Bonadonna (genero dell'Ass. Gino Vassallo):

"Non ho incarichi al Desusino, non ho nessun incarico pubblico da nessuna parte, e qualora (e ripeto: QUALORA, se altri Enti, come la Regione, non provvederanno direttamente) verrà indetto il concorso pubblico della gara di progettazione per i lavori al Desusino, non intenderò neanche partecipare, perché avverto il voltastomaco solamente a sentir parla di Desusino."

L'Ingegnere Bonadonna si laurea in ingegneria a Catania nel 2002 e l'anno successivo inizia a lavorare per l'Amministrazione Comunale presso l'Ufficio Tecnico e intanto svolge la libera professione nel proprio Studio di Ingegneria Civile.
Ci siamo conosciuti nell'estate del 2008 quando mi propose di aprire un Topic su Buteraweb, sito da lui amministrato e descritto come "punto di riferimento per i residenti,gli emigrati e, soprattutto, i politici". Ovviamente non mi feci scappare l'occasione e da allora esiste "S.o.S Desusino" con più di 13.000 consultazioni.

Commentando il post precedente Carmelo però non si limita a smentire e replicare, suo sacrosanto diritto dato che l'ho tirato in ballo, ma ha letteralmente usato il blog per vomitare finalmente la rabbia per i soprusi di una vita, quasi come una seduta di analisi: "...Sono stato al centro di calunnie, dicerie, diffamazioni, e questo sol perché ho avuto la fortuna di incontrare ed innamorarmi di mia moglie, figlia dell’ass. Vassallo. Sono stato (e continuo ad essere) oggetto di ritorsioni e giochi politici di cui, sinceramente e per amore della mia famiglia, fare volentieri a meno. La cosa più avvilente è assistere, tristemente, ad un abominevole ed incontrollata escalation di fatti attribuiti alla mia persona senza oggettività."

Sono dispiaciuto per il perseguitato ma il suo commento mi obbliga a chiarire alcune cose.
Intanto sottolineo che le cifre che ho riportato non sono frutto di dicerie come potrebbe sembrare dalla sua risposta ma di dichiarazioni del Sindaco Casisi alla stampa in seguito all'incontro che si è svolto presso l'Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente.

Poi volevo capire meglio che cosa intende Carmelo quando dice che "credeva in me".

Nel 2008 in una mail mi scrive "Ho visitato il blog. Che dire, si evince tantissima rabbia, condivisibile al 100%, soprattutto per chi, come me, ha assistito negli anni alla misera involuzione di un posto tanto incantevole come Desusino".

Oggi invece, il solo nominare il Desusino gli provoca conati di vomito e se scrivo quello che a dir suo si è sentito "in vari comizi" non crede più in me e sostiene che sono "...caduto in quei meccanismi politici (forse in buona fede: mi rifiuto di pensare in una tua premeditazione) attraverso i quali l’unico risultato non è quello di portare avanti delle iniziative per il nostro territorio, bensì quello di screditare la professionalità e l’onorabilità della gente."

Carmelo, cosa ti è successo? hai cambiato radicalmente visione delle cose!

E se davvero ti rifiuti di pensare alla mia premeditazione non avresti dubbi sulla mia buona fede, non credi?

Ma a proposito di chi cade in meccanismi politici, ti pongo un quesito:

Come amministratore del portale della città di Butera, Buteraweb, sai bene che nel piè pagina di ogni post appare una frase, un saluto o una firma che l'utente inserisce nelle impostazioni del proprio accaunt e che appare automaticamente ogni volta che si pubblica qualcosa. Al fondo dei miei post dal 2008 appare un ironico "Baciamo le mani".

Nel Luglio del 2010 l'Ass. Vassallo (tuo suocero) usò questa come scusa per aggredirmi e non parlare dei problemi del Desusino. Lo fece anche il giorno del Sit-in quando appena sceso dall'auto Blu venne a un palmo dal mio naso ad urlare di gesta eroiche compiute in un vago passato contro la mafia...mentre tu a 20 metri da noi guardavi la scena silenzioso e quando alla fine del Sit-in ci incrociammo, mi rivolgesti un saluto veloce e imbarazzato.

Eppure allora credevi ancora in me e non avevi ancora divorziato dalla mia causa...
...non potevi semplicemente provare a spiegargli questo piccolo dettaglio tecnico?

Ma forse è meglio tacere che rischiare di apparire amico del nemico, forse è meglio non spiegare al proprio suocero come stanno le cose, forse è meglio non ribellarsi ai compaesani che mettono in giro voci ingiuriose, forse è meglio il quieto vivere in paese dove si sa, si devono tenere in piedi gli equilibri...ma se si tratta di un "Riesino non votante" come direbbe tuo suocero, allora l'orgoglio diventa incontenibile.

Ormai chi mi legge conosce la mia schiettezza, non le ho mai mandate a dire e ho sempre parlato chiaro, provoco quando le cose non nascono spontanee e a volte ottengo ciò che mi serve per tentare di proteggere il Desusino. Ora, grazie al "pettegolezzo" riportato nel post precedente, ho una dichiarazione scritta dove si sostiene che sono solo cattiverie e che la situazione descritta non può verificarsi.
Sia chiaro che non dubito delle capacità professionali di Carmelo ma vorrei che le cose venissero fatte con tutti i criteri.

Il fatto che ci sia una legge che, come ci ricordi tu, obbliga alla gara d'appalto (il tuo descrivla "SANA competizione" mi fa sorridere) per l'assegnazione di appalti dall'importo superiore ad una certa soglia (20.000 euro se non erro) non mi tranquillizza... basta pensare che a proteggere il Desusino oltre ad una legge costituzionale ci sono due vincoli paesaggistico-ambientali eppure...guarda lo scempio.

Pensa che durante il Consiglio Comunale Straordinario del 17 Luglio 2010 nel mio intervento ho voluto sottolineare, tra le altre cose, proprio la questione appalti e il Sindaco Casisi ha dovuto ricordare proprio quella legge lì.

Ma tu non lo puoi sapere...non c'eri!
Tu come, la stragrande maggioranza dei giovani Buteresi, eravate assenti...

...forse tutti quanti affetti da quel senso di nausea che vi assale ogni qualvolta sentite parlare del povero e abbandonato Desusino, terra della vostra terra.

sabato 19 febbraio 2011

(qual)COSA E' SUCCESSO?

LA SICILIA Venerdì 23 Luglio 2010 Ed. CL Provincia,



Sono sicuro che qualcuno già scommetteva che dopo gli scontri-incontri della scorsa estate mi sarei accontentato e forse qualcuno crede che mi sono seduto ad aspettare.


In realtà ho "solo" fatto un figlio, dedicando tutto me stesso a lui e alla mamma, in modo da dare ad Elia il migliore "benvenuto" e alla mamma la possibilità di riprendersi dall'enorme sforzo che una donna compie nel mettere al mondo un bimbo.


Non ho perso interesse alla causa Desusino, ho delegato un po' agli altri preziosi guerrieri di questa battaglia e mi sono mosso per altre vie, percorrendo strade delle quali vi parlerò in seguito.


Cosa è successo intanto?


Grazie al Sit-in del 13 luglio 2010 siamo riusciti ad ottenere l'attenzione di una parte della politica Siciliana sull'emergenza "litorale della Marina di Butera" e un conseguente Consiglio Comunale Straordinario Aperto al quale, oltre l'amministrazione comunale di Butera hanno partecipato i Sindaci o i loro rappresentanti dei comuni limitrofi, assessori provinciali e un onorevole di valenza regionale oltre ad una piccola rappresentanza della popolazione locale.


L'On Miguel Donegani (unico deputato regionale presente) durante il Consiglio ha contattato telefonicamente l'On. Roberto Di Mauro (ass. regionale Ambiente Territorio) fissando per il 20 luglio 2010 un appuntamento alla Regione per discutere la delicata vicenda legata all'erosione del litorale buterese di Desusino, istituendo un tavolo tecnico.


Tutto questo, servirà per accedere a finanziamenti e questo fa aumentare la mia preoccupazione.


Ad oggi è stato chiesto al Pai un finanziamento di 25.000.000 di euro (03 settembre 2009) attraverso un progetto preliminare, senza per ora riscontro (la zona è stata considerata "ad alto rischio di erosione in categoria R4 e priorità 1)


Il percorso che sta facendo l'amministrazione per ottenere degli interventi parte da Butera passando dalla Provincia di Caltanissetta (attraverso Giuseppe Federico) fino alla Regione (Ass. Roberto di Mauro)


I curriculum di questi signori sono i seguenti:

Il primo coinvolto nel 2009 in un'inchiesta sulla famiglia Madonia (per la quale intervenne anche la signora Alfano chiedendo le dimissioni), il secondo con vicende giudiziarie che partono da tangentopoli.


Si inizia a parlare di cifre consistenti, come di 5.000.000 di euro solo per la progettazione e di 80.000.000 per la realizzazione dell'intero progetto.


C'è chi malignamente mi ha sussurrato all'orecchio che l'Assessore Ambiente e Territorio Gino Vassallo abbia forte interesse a coinvolgere nella progettazione il genero Ingegnere.

(Ovviamente invito l'Assessore ad utilizzare il blog per smentire queste voci)


A questo si aggiunge il rischio che venga approvato un parco eolico off-shore e l'intenzione da parte dei comuni limitrofi di ricorrere al Tar per far ridurre i vincoli paesaggistici.


29/09/2010: Cambia nuovamente lo scenario, la giunta comunale, guidata dal sindaco Luigi Casisi, approva uno schema di convenzione tra il Comune e il dipartimento di scienze geologiche dell'Università di Catania per accertare le cause che hanno fin qui portato all'erosione del litorale costiero di Desusino, anche se la maggior parte di queste la Giunta le attribuisce al Comune di Licata per i recenti lavori portuali , ipotizzando denunce che poi non vengono fatte.


La campagna sarà suddivisa in due fasi e il suo costo complessivo sarà di 7.200 euro Iva compresa.


La Giunta ha deliberato l'autorizzazione al sindaco a conferire l'incarico al dipartimento di scienze geologiche dell'Università di Catania, il cui direttore è il prof. Fabio Lentini, e alla sottoscrizione della relativa convenzione. Il provvedimento è stato poi dichiarato immediatamente esecutivo stante l'urgenza a procedere.


Da questa data il silenzio.

Dolce & Gabbana sotto il Castello di Falconara

Non è solo una spiaggia ma:

Nel 1994 fu girato uno degli spot pubblicitari più belli.
Chi sa apprezzare la bellezza scelse come location il nostro castello.
Sembra che soltanto chi dovrebbe tutelarlo non si accorga di tale meraviglia.
Oggi, tra quelle scenografie naturali, sorge un lussuoso albergo per VIP (Charming house & resort ****)
a quali mostriamo, privi d'orgoglio, l'incapacità di apprezzare simili tesori.
In Liguria hanno trasformato spiagge di ghiaia e pietre in miniere d'oro, noi miniere d'oro in discariche.
Villeggiamo tra l'immondizia e non dispensiamo da questa neanche i nostri ospiti.

Dai Profumi alla Spazzatura

Dai Profumi alla Spazzatura
Spiaggia di Falconara, Hotel Charming house & Resort ****

Una truffa chiamata ripristino

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